MON CORPS, MON CHOIX: APPROVATO L’INSERIMENTO NELLA COSTITUZIONE FRANCESE DEL DIRITTO ALL’ABORTO

Ieri sera la Francia è diventato il primo Paese al mondo ad introdurre nella propria costituzione il diritto all’aborto. Il provvedimento è stato approvato da una maggioranza schiacciante (780 favorevoli, 72 contrari) dei membri del parlamento riuniti in via eccezionale a Versailles, dove si è tenuto il Congresso, per la prima volta presieduto da una donna: Yael Braun-Pivet. Il voto era previsto per le 18.30, momento in cui la Tour Eiffel è stata illuminata con la scritta “Mon corps, mon choix”, ovvero “Mio il corpo, mia la scelta”.

Più o meno si è illuminata con lo stesso tenore con cui in Italia illuminiamo i monumenti quando la squadra di calcio della città vince una partita importante, o durante le settimane di washing di vari colori con nobili cause annesse.

A questa decisione si è opposto il Vaticano che ha diramato una nota della Pontificia Accademia per la Vita e a questo hanno fatto seguito i vescovi francesi che hanno invitato i propri fedeli e le proprie fedeli a digiunare per manifestare il loro dissenso. Mentre in Italia tutto questo avrebbe bloccato i lavori parlamentari e scatenato una valanga di riflessioni su come poter mediare con la Chiesa, in Francia hanno tirato dritto ed è arrivata fino alla fine.

La Francia sta qui, a due passi da noi, eppure sembra lontana anni luce. Qui si discute sul fatto che inneggiare al fascismo sia lecito quando viene fatto come segno di commemorazione storica. Il significato di questa affermazione è tutto da studiare. La nostra costituzione è anti-fascista e ancora siamo qui a discutere il significato di questa parola. E’ il contrario di anti-comunista? Una categoria anacronistica? Noi di noialtre sappiamo bene a cosa si riferisce e il fatto che non lo riescano a spiegare gli esponenti del nostro sistema politico la dice lunga su molte cose.

L’Italia è il Paese che ha la costituzione definita migliore al mondo, tuttavia molti diritti sono in pericolo e altri inesistenti. E’ il più bel testo costituzionale ma è stato scritto tra il 1946 e il 1947 e il mondo è decisamente cambiato. La Francia ha inserito l’aborto come diritto costituzionale per dare un segnale dei tempi che cambiano e per segnare un altro passo avanti verso la laicità dello stato più laico presente in Europa.

Noi di noialtre non vogliamo farla troppo lunga. Vogliamo semplicemente far notare come un altro presente sia possibile e neanche troppo lontano da casa. Nello stesso giorno un gruppo di tifosi laziali entra in una birreria di Monaco, dove la squadra gioca in trasferta questa sera, urlando “duce” “duce” “duce” e facendo il saluto romano. Ma è anche il giorno in cui a Padova il tribunale respinge i ricorsi della Procura per la cancellazione del secondo genitore dagli atti di nascita dei bambini con famiglie omogenitoriali. In Francia coloreremmo la Tour Eiffel d’arcobaleno. Qui, niente. Probabilmente il nostro governo sta pensando alla prossima mossa discriminatoria da compiere nei confronti di chi non rientra nel loro standard di cittadino/a.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *