Torna a casa, Leonarduzzi (e ridateci Alessandra De Stefano!)
Stanno già rientrando dal Giappone il telecronista Lorenzo Leonarduzzi e il commentatore Massimiliano Mazzucchi? Viviamo tempi in cui non fai in tempo a indignarti con La Russa piccolo, accusato di stupro, difeso dal padre presidente del Senato, che ti indigni per la sentenza sulla palpata breve. Non fai in tempo a indignarti contro la sentenza sulla palpata impunita che tocca sentire le voci di due telecronisti che ai mondiali di nuoto in Giappone fanno commenti che nemmeno al bar di ultima. Partiamo dalla fine. Che è un auspicio. E pensi: certo, ha un bel daffare il nuovo amministratore delegato Rai Roberto Sergio. Dopo il caso Facci, un’altra patata bollente: dare l’incarico al direttore di Rai Sport Iacopo Volpi di far rientrare immediatamente i due tizi. Da domani le telecronache saranno curate da Nicola Sangiorgio. A questo punto ridateci Alessandra De Stefano.
I commenti? Sono già passati di bocca in bocca. Li rimembriamo giusto per far capire il tenore. Mattina presto. Rai Play 2. Mondiali del trampolino femminile sincronizzato. Sessismo, body shaming e razzismo come se piovesse. Tra le espressioni udite distintamente, spiccano: “Le olandesi sono grosse”. “Come la nostra Vittorioso” (tuffatrice italiana). “Eh”. “Grande, eh?” “Ma tanto a letto sono tutte uguali”. Oppure: “Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa, come si suona l’arpa? La si…?”. “La si tocca?”. “La si pizzica”. “Si La Do”. “È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne soltanto tre”. Eccetera. Si aggiungono stereotipie di vario tipo come “Fuma sano, fuma bene, fuma solo pakistano” che nemmeno alla scuola media (forse).
La procedura di contestazione disciplinare è partita. Così anche, si spera, il ritorno a casa.
Sorprende la difesa di Leonarduzzi. Ora dice “queste parole non mi appartengono”. Il microfono era rimasto acceso ma era lontano e chissà chi le avrà dette. Anche in passato capitò. Anche lì era sempre “un incidente increscioso”. Insomma, lui non c’entra mai. Però non fu certamente un episodio estraneo a lui il buon compleanno (scritto in tedesco) che rivolse il 20 aprile del 2018 ad Adolf Hitler. Se ne accorse l’ex membro della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi e denunciò il fattaccio.
Vediamo cosa inventerà ancora. Se persino Stefano Graziano, capogruppo dem in commissione Vigilanza Rai, ha detto basta a commenti sessisti e razzisti, la misura è più che colma.