In campo a Valenciennes

Noi di Noialtre, che siamo di Bologna, tra poco andiamo a vedere la partita Italia-Brasile dei mondiali femminili di calcio al BOtanique dei Giardini Filippo Re. Il maxischermo per un mondiale femminile di calcio non lo avevamo mai visto, e allora forse è un segno che le cose stanno cambiando. Noi di Noialtre che guardiamo le cose anche dal bar sotto casa, in questi giorni il bar lo frequentiamo ancora più puntualmente se non altro per monitorare la Gazzetta dello Sport.

Ed è bello notare che a parte qualche strafalcione dovuto anche a un’abitudine secolare, il linguaggio stia giorno dopo giorno migliorando, il rispetto crescendo, i pettegolezzi su chi sono, cosa fanno, con chi escono fuori dal campo calando, outing di Cecchi Paone a parte che a questo punto vorremmo sapere come farà a ritagliarsi un altro quarto d’ora di celebrità a mondiale finito. Insomma, è bello che si parli finalmente di calcio. Di tattica. Di come Milena Bertolini ha preparato la sfida con il Brasile. Delle pagelle date. Dei pronostici di chi incontreremo agli ottavi. Del tabù Brasile che non abbiamo mai battuto, perché anche la scaramanzia, nel calcio, ci sta, ci è sempre stata.

E perché non qua?

E perché non qua? È bello che Roberto Mancini dopo la larghissima vittoria sulla Giamaica abbia twittato “Siete il grande orgoglio italiano”. È bello che stamattina Pablito Rossi, l’ex “ragazzo come noi”, intervistato su Repubblica, ricordando la tripletta del mondiale di Italia-Brasile 3-2, abbia dichiarato che li guarda eccome, i mondiali. Dandone giustamente un parere da esperto. Questo calcio, dice, è più lento, ma più tecnico. E piacevole. Forse l’Italia si sta davvero innamorando delle Azzurre. E a fare capire quanto la società sia più avanti di certi dirigenti (non serve nemmeno ricordarle le battutacce alla Tavecchio e alla Belloli), basti ripensare a quel parroco di Castelguidone che qualche giorno fa ha voluto rinviare la processione di San Vito perché coincideva con la partita contro la Giamaica. D’accordo, è il paese originario di Daniela Sabatino. Ma i compaesani (incluso il parroco) la partita dovevano vederla e fino a ieri mica c’era la Rai che la trasmetteva. Oggi poi, è la prima volta di Rai1. Forza Azzurre. È bello. Comunque vada.

Ps: come si può constatare, l’immagine delle formazioni l’abbiamo ritagliata da La Gazzetta dello Sport.
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