Iniziano i mondiali di calcio femminile

Vinca la migliore. Sul campo.
E l’occasione è d’oro per alzare la voce contro stereotipi e discriminazioni di genere.

Oggi iniziano in Francia i Campionati mondiali di calcio femminile e noi di Noialtre siamo pronte. No, non per scendere in campo (persino Buffon è più giovane di chi sta scrivendo queste righe), ma perché siamo curiose e sinceramente interessate di vedere finalmente in televisione la massima competizione per nazioni dello “sport più bello del mondo”.

A volte a noi di Noialtre piace guardare il mondo dal bar sotto casa. Questa è una di quelle. E da tre giorni cerchiamo con il lanternino la notizia. Le Notizie. Vuoi che i giornali sportivi non dedichino ampio spazio all’imminente Coppa del mondo? Vediamo.

Il bar sotto casa tiene due giornali sportivi. Uno è La Gazzetta dello Sport. L’altro è Stadio. Siamo a Bologna, Stadio è un must. Tre giorni di ricerca. Solo tre.

Primo giorno, mercoledì 5 giugno. Afferriamo La Gazzetta e pensiamo: vuoi che non ci sia? E invece. Ora, non pretendiamo la prima pagina, ma almeno un trafiletto all’interno. Niente. Tra un “Sarry style” e paginoni sulla Fiorentina e i Della Valle che vendono, la foto del nuovo presidente americano Commisso che colpisce di tacco la palla (gira da giorni) e il sogno americano buono per tutte le stagioni, Chiesa e Lukaku, Juve e Napoli, Djeko e Barella, Genoa, Atalanta per poi scivolare sulla B e altri sport, per quel giorno, pace. Almeno Stadio a pagina 25 la paginetta alla nazionale femminile la dedica.

Arriva il giovedì. Ieri. La Gazzetta dello Sport parla di Boban e Ronaldo, la Juve e il Napoli. E l’Italia? C’è, ma è quella di Mancini. Però il trafiletto che si cercava lo avvistiamo. A pagina 19. “Mondiale femminile. Inizia l’estate di Sky”. Fa meglio Stadio, con un titolone. “Così le azzurre vi stupiranno”. Cit. Carolina Morace. È a pagina 24, ma è sempre qualcosa.

Arriviamo a oggi e finalmente la Gazzetta mette in copertina tre foto: una con la capitana Sara Gama, un’altra con Moise Kean, leader dell’Italia Under 21, e Sirigu titolare in porta nel match di domani per l’Europeo con la nazionale maschile. All’interno, ecco il titolo: “Forza azzurre” e sotto, “Riflettori su Parigi, si gioca la coppa contro i pregiudizi”. È a pagina 21, dopo gli azzurrini e Mancini e Sirigu e anche il Genoa. Ma meglio di niente. Meglio di ieri. E dell’altro ieri. E di solo qualche tempo fa. Di quando, per dirne due, qualcuno diceva “Basta, non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche!” (cit. Felice Belloli, presidente Lega Calcio Dilettanti), o di chi, molto più di recente, sentenzia: “Quando una donna parla di calcio mi viene il voltastomaco” (Cit. Fulvio Collovati).


Oggi è partito il mondiale di calcio femminile. L’Italia ha la sua occasione dopo vent’anni di assenza. E domenica, alle 13, debutta contro l’Australia, squadra tra le favorite insieme alla Francia ospitante, gli Stati Uniti e, da un pronostico chiesto a Carolina Morace, anche Germania e Inghilterra. Ma sarebbe già una vittoria che si affronti seriamente una volta per tutte il gap salariale con i colleghi uomini – tanto che l’assenza del Pallone d’Oro 2018, Ada Hegerberg, fa parlare -, le discriminazioni culturali di chi pensa ci siano sport per maschi e sport per femmine, e un macigno di stereotipi. Vedremo. Intanto, forza Azzurre.

Le preferite del torneo non sono Sara Gama e compagne, guidate dalla Ct Milena Bertolini che, va ricordato, oltre a Carolina Morace è l’unica allenatrice a possedere il titolo per allenare anche squadre maschili. Ma per favore, non chiamatela mister.

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